Twitter: ass.voceDonna @vocedonna1
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Se ci sarà un futuro sarà solo in base a quello che le donne sapranno fare.
(Rita Levi Montalcini, socia onoraria di voceDonna)
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CHI SIAMO
Un gruppo di donne, per la maggior parte costituito da amiche di lunga data, che abbiamo giocato assieme a pallavolo nella squadra "6 di Picche” di Castrocaro Terme e Terra del Sole (Forlì), per circa dieci anni, fin dal 1968.
L' 8 marzo 2003 abbiamo fondato la
Associazione di volontariato socio-culturalevoceDonna
Socie Fondatrici:
Carla Grementieri, Marilena Liverini, Nadia Bandini, Maria Pia Raggi, Daniela Valmori, Elisa Monti, Francesca Dalmonte, Iliana Monti, Laura Ravaioli, Giulia Emiliani, Stefania Neri, Paola Mengozzi, Maria Grazia Ragazzini, Angela Dalmonte.
Consiglio direttivo 2018-2020:
Presidente: Carla Grementieri Vicepresidente: Annalisa Crociani
Consigliere: Sanaa Lemdobel, Marilena Liverini, Najwa Radouane
Socie Onorarie: una donna per le donne
voceDonna conferisce la tessera di Socia Onoraria ad una donna (eccezionalmente ad un uomo) che abbia perseguito o persegua con costanza e tenacia una delle finalità dell' Associazione.
voceDonna ha avuto l'onore di consegnare la tessera di socia onoraria a:
2003 - Rita Levi Montalcini, scienziata, premio Nobel per la medicina.
2004 - Caterina Savini, missionaria laica in Africa, di Rocca San Casciano, Forlì.
2005 - Amalia Geminiani, ex staffetta partigiana di Alfonsine (RA), residente Castrocaro Terme.
2006 - Fulvia Moscatelli (alla memoria), consigliera comunale di Castrocaro Terme e TdS dal 1946 al 1964.
2007 - Monica Bandini, ciclista di Forlì, campione del mondo a squadre nel 1988.
2009 - Sabina Spazzoli, drammaturga, attrice e regista di Forlì.
2013 -Iris Versari (alla memoria),partigiana combattente, medaglia d'oro al Valor Militare della Resistenza.
2013 - Berto Versari, fratello di Iris, patriota e antifascista di Forlì.
2014 - Giovanna Monti, antifascista 95enne, poeta a 80 anni, di Castrocaro Terme, da sempre socia di voceDonna.
2015 - Nives Guazzarini, scultrice di Cesena.
2015 - Oria Strobino, pittrice di Cesena.
2016- Gabriella Gianfelici, poeta e critica letteraria di Roma.
2016- Adeena Karasick, poeta e critica culturale canadese di New York.
2017 -Nadjet Hassanine, algerina, castrocarese da tempo, attivista di voceDonna e fondatrice del Gruppo Amal-Speranza, docente di arabo a titolo gratuito.
2017- Lidelba Peci Maltoni, partigiana e scrittrice a 90 anni.
Adozioni a distanza
Dal giorno della sua fondazione voceDonna ha adottato a distanza tre bambini dello Zimbawe che sono seguiti, in loco, dalla missionaria laica Caterina Savini (socia onoraria di voceDonna)
Tavolo permanente delle Associazioni contro la Violenza alle Donne
L'8 marzo 2007, la presidente di voceDonna ha firmato, presso la sala Consigliare del Comune di Forlì, assieme ad altre associazioni, un protocollo d'intesa per la costituzione di un Tavolo Permanente delle Associazioni contro la Violenza alle Donne.
Tale tavolo si è insediato ed ha iniziato i suoi lavori l'8 maggio 2007 presso il Centro Donna di Forlì, con la partecipazione della presidente di voceDonna.
Consulta Laica Forlivese
Il 21 dicembre 2011, voceDonna è una delle associazioni fondatrici della Consulta Laica Forlivese.
COSA FACCIAMO
voceDonna, in questi sedici anni ha operato, secondo le sue finalità, per:
- Dar voce alla dignità e ai diritti della persona, specie quelli delle donne e dei bambini per raggiungere una pari opportunità.
- Sostenere la lotta contro ogni forma di violenza psicologica, economica, fisica e sessuale sulle donne organizzando incontri, seminari, manifestazioni
- Tener vivi i valori della Resistenza e dell'antifascismo con partecipazioni, presidi, manifestazioni e spettacoli.
- Incentivare la solidarietà tra persone e popoli con attività educative e formative organizzando corsi gratuiti d'italiano per donne migranti, corsi gratuiti d'arabo per bambini, madri e insegnanti.-Manifestazioni, mostre, concorsi e spettacoli con donne di diversa cultura per uno scambio e una valorizzazione dei saperi.
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-Far conoscere 'la storia delle donne' e 'le donne nella storia' con ricerche, pubblicazioni, rubriche, incontri, spettacoli.
- Sviluppare i talenti e i saperi delle donne con incontri e laboratori di scrittura, esposizioni di opere d'arte di donne quali pittura, scultura, fotografia, fumetto e installazioni, esibizioni canore di donne e pubblicazioni periodiche quali 'ilgeniodelleDonne', 'voceDonnainpoesia', 'voceDonneracconta', 'i taccuini di voceDonna'.- Informazioni, pubblicazioni, dibattiti sui social (facebook, twitter)
- voceDonna si schiera contro ogni forma di violenza, di guerra, d’integralismo religioso e politico di qualsiasi provenienza. Dichiara la sua solidarietà a tutti i popoli che lottano per avere giustizia, libertà e democrazia. Ribadisce altresì i valori della conoscenza, del confronto, del rispetto e della tolleranza tra culture diverse; valori che devono costituire un arricchimento per la nostra società che sta diventando, ogni giorno, sempre più multiculturale.
'TUTTI GLI ESSER UMANI NASCONO LIBERI ED UGUALI IN DIRITTI E LIBERTA'.'
Dichiarazione universale dei diritti umani. Parigi, 10 dicembre 1948, Art. 1
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L’Associazione voceDonna,
a carattere sociale e culturale, senza fini di lucro ed apartitica, si prefigge le seguenti finalità:
- tutela della dignità e dei diritti della persona, specie quelli delle donne e dei bambini
- pari opportunità, storia delle donne, le donne nella storia, valori della Resistenza e dell'antifascismo.
- solidarietà tra persone e popoli
- cultura della non violenza e della pace
- attività educative e formative compresi i valori dello sport
- scambio e valorizzazione dei saperi
- promozione dell’arte e di culture diverse
- valorizzazione storica, culturale, artistica del territorio
- protezione dell’ambientevoceDonna
Sostiene la lotta contro ogni forma di violenza psicologica, economica, fisica e sessuale sulle donne.
Si schiera contro ogni forma di violenza, di guerra, d’integralismo religioso e politico di qualsiasi provenienza.
Dichiara la sua solidarietà a tutti i popoli che lottano per avere giustizia, libertà e democrazia.
Questi diritti vanno ricercati con la diplomazia, gli accordi, la pace e il loro fermo rispetto, garantiti dalle Istituzioni internazionali per una convivenza pacifica e democratica tra i Popoli.
Ribadisce altresì i valori della conoscenza, del confronto, del rispetto e della tolleranza tra culture diverse; valori che devono costituire un arricchimento per la nostra società che sta diventando, ogni giorno, sempre più multiculturale.
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PROTOCOLLO D’INTESA PER LA COSTITUZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI
PER AZIONI CONGIUNTE DI CONTRASTO ALLA CULTURA DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
FORLÌ, 8 MARZO 2007
PREMESSO CHE
La violenza contro le donne ha molte facce: le uccisioni e gli stupri sono gli aspetti più drammatici delle violenze dentro e fuori le mura domestiche, nei luoghi di lavoro, per le strade. Per le donne è sofferenza, umiliazione e morte, per le giovani generazioni esempio negativo di comportamenti distorti e progressiva perdita dei valori fondanti della nostra società: democrazia, rispetto, parità.
I dati del Fondo delle Nazioni Unite per la Donna (UNIFEM), quelli europei e, purtroppo, anche quelli italiani, dicono che uccide più donne la violenza familiare e amicale che non il cancro, gli incidenti stradali o le guerre: questa è la realtà.
Stupri, violenza, discriminazione e abusi anche sul lavoro: assistiamo nel nostro Paese ad un aumento drammatico di casi estremi di violenza sulle donne; sono nella nostra memoria cronache recenti o recentissime di fatti accaduti in città, che evidenziano come il genere femminile sia esposto a rischi elevati.
Le associazioni forlivesi hanno iniziato, in totale autonomia, un percorso comune di testimonianza attiva contro la violenza, promuovendo il 25 novembre 2006, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una manifestazione unitaria pubblica che ha visto una larga partecipazione della cittadinanza.
Consapevoli che manifestazioni episodiche ed emotive non sono sufficienti a difendere l’ integrità della donna, hanno deciso di costituire il TAVOLO PERMANENTE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE.
Il Tavolo dovrà essere strumento di aggregazione, di comprensione e di conoscenza della realtà territoriale del fenomeno e delle reti già attive. Attraverso una programmazione congiunta e in collaborazione con le istituzioni realizzerà una serie di azioni utili a modificare la cultura della violenza contro la donna nelle diverse forme in cui si manifesta, nell’intento di limitare i rapporti di dominio che la generano e per aprire un dibattito costante su questi problemi nella nostra città.
Le associazioni, gli organismi, le istituzioni, secondo i propri ruoli e le proprie funzioni, con percorsi distinti, ma confluenti in un unico obiettivo di intervento e di prevenzione, definiscono concordemente di farsi parte attiva nelle azioni di contrasto alla recrudescenza di questo tragico fenomeno: questo è lo spazio di azione e di collaborazione proposto dalle associazioni per il Tavolo permanente contro la violenza sulle donne.
TUTTO CIÒ PREMESSO
LE ASSOCIAZIONI E GLI ORGANISMI PROMOTORI SI IMPEGNANO A:
1) Costituire il Tavolo permanente contro la violenza sulle donne, quale osservatorio, punto di incontro, conoscenza, elaborazione di azioni a sostegno del rafforzamento della dignità femminile;
2) Stimolare le sinergie possibili e stabilire una reciprocità di azioni-informazione coinvolgendo tutti gli organismi pubblici e privati che su questo tema si impegnano a Forlì e nel territorio;
3) Realizzare incontri decentrati a livello circoscrizionale , nel territorio e nei luoghi di lavoro per portare all’attenzione della cittadinanza i molteplici aspetti di questo delicato problema che ha connotazioni di carattere culturale ed interculturale;
4) Riproporre e rilanciare, all’interno delle istituzioni scolastiche, percorsi educativi che richiamino i concetti di legalità, democrazia parità fra i sessi e le culture, con linguaggio e metodi appropriati, tesi ad arginare ogni tipo di violenza morale, fisica e psicologica;
5) Programmare azioni comuni e rendersi disponibili, nel rispetto delle proprie specificità, vocazioni ed autonome azioni, ad assumere a rotazione periodica la rappresentanza del Tavolo permanente contro la violenza sulle donne;
6) Stabilire sede e segreteria organizzativa presso il Centro Donna del Comune di Forlì - Via Tina Gori, 58.
Forlì, 8 marzo 2007