voceDonna
Castrocaro Terme e Terra del Sole
(Forlì) 
membro del Tavolo Permanente delle Associazioni contro la Violenza alle Donne (Forlì)
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voceDonna08/frasi celebri oggi+

JJJ Se ci sarà un futuro sarà solo in base a quello che le donne sapranno fare.                    (Rita Levi Montalcini, socia onoraria di voce Donna)

JJJ Gli uomini lo sanno benissimo: se si valuta per meriti e competenze vincono le donne. Loro sono oramai un genere esausto: hanno già dato. Adesso tocca a noi donne, sta cominciando la nostra era. (Anna Finocchiaro, deputata)

LLL Sono contro il gay pride, una ostentazione fastidiosissima perché si sono viste scene raccapriccianti. (Giorgia Meloni, ministra delle politiche giovanili)

LJ Uomini veri non ce ne sono più: gli uomini non sanno come soddisfare una donna.  (Clara Caverzan, sindaca di Scorzè, Venezia)

JJ E’ tutta la vita che scrivo, polemizzo, urlo con gli uomini. Penso che se fin dall’inizio della società ci fosse stata uguaglianza tra uomini e donne, avremmo avuto meno guerre. L’uomo a forza di combattere, ha creato un mondo in cui di dà più importanza all’intelligenza che alla sensibilità. (Maria Luisa Spaziani, poeta)

 

voceDonna08/frasi celebri ieri+

 

 JJJ Il modo migliore per aiutarvi a prevenire la guerra non è di ripetere le vostre parole e seguire i vostri metodi, ma di trovare nuove parole e inventare nuovi metodi. Non è di entrare nella vostra associazione, ma di rimanere fuori pur condividendone il fine. E il fine è il medesimo: affermare il diritto di tutti - di tutti gli uomini e di tutte le donne - a vedere nella propria persona i grandi principi della Giustizia, dell'Uguaglianza e della Libertà. (Virginia Woolf, Le tre ghinee)
 

 JJ A che mi servono i piedi se ho le ali per volare. Pies pa’ qué los quiero si tengo alas para volar.           (Frida Khalo, pittrice)


 

 

voceDonnanews+/07 

  • Viva la mamma?!
    Sarà pure affezionata a quella gonna un po’ lunga ma da quanto emerge dal nono rapporto di Save the Children sullo "Stato delle madri nel mondo" le donne italiane partecipano alla vita politica nazionale come quelle di Bolivia, Gabon e Nepal, utilizzano la contraccezione quanto le donne del Botswana, e il loro reddito, dal raffronto con quello maschile, risulta equivalente a quello nel Benin.
    L’Italia e’ al diciannovesimo posto tra i Paesi in cui le madri stanno meglio, dietro a Slovacchia, Grecia ed Estonia e appena prima di Portogallo, Lituana e Lettonia.

  • La donna dell'anno 2007: Yannet Mosquera, colombiana

     Una 'campesina' afro-colombiana, è stata eletta donna dell'anno 2007 dal 'Cafam', un'organizzazione colombiana senza scopo di lucro che raccoglie contributi delle imprese affiliate per reinvestirli in programmi per migliorare la qualità della vita dei meno fortunati.
Yannet Mosquera, 37 anni, soprannominata la Principessa africana, costretta sette anni fa a lasciare il suo villaggio per fuggire alla violenza dei paramilitari, è stata premiata per il suo impegno con i senzatetto di Popayán, capitale del dipartimento sud-occidentale del Cauca. Yannet ha fatto costruire case popolari, una mensa che prepara fino a 150 pasti al giorno per anziani e bambini, ha creato orti biologici e ha finanziato l'istruzione scolastica per i più poveri.
Premiate anche Susan Juliet García, 18 anni, per i suoi programmi di assistenza alimentare a circa 1.200 famiglie a Piedecuesta, e Rosalba Arias, 48 anni, da oltre 10 impegnata ad aiutare gli indigeni Embera-Catió a superare le conseguenze del conflitto armato.

  • Condizione femminile nel mondo - Internazionale  pubblica qualche nuovo dato sulla condizione femminile nel mondo.-

     - I 3/4 dei 960 milioni di analfabeti sono donne.

    - A parità di lavoro svolto una donna guadagna mediamente il 40% in meno di un uomo.

     - Ogni anno muoiono 500mila donne per complicanze legate alle maternità, si potrebbe ridurre del 90% la mortalità per aborti non sicuri e del 20% quella per parto, distribuendo capillarmente sistemi contraccettivi. Invece, negli ultimi anni, le donazioni per programmi di pianificazione familiare sono stati ridotti del 36%.



settembre 2007

  • La prima volta nella Torre

Per la prima volta in oltre 500 anni, uno dei 35 "Beefeater" (guardiani) della Torre di Londra è una donna: la scozzese  Moira Cameron, 42 anni,  con un servizio di  22 anni nelle forze armate inglesi, requisito per essere ammessi al concorso di selezione. Farà la guardiana dei gioielli della Corona, assisterà i turisti e si prenderà cura dei celebri corvi della Torre. Ha detto: La Torre è un posto magico. Questo lavoro è meraviglioso  e sono molto , molto fortunata ad averlo avuto.

       

        agosto 2007

  • Sessuologia - «L'umanità sarà bisessuale»

L'oncologo Veronesi: «Si farà l'amore per affetto e non per riprodursi. È il prezzo positivo pagato dall'evoluzione naturale della specie».

La sessuologa Chiara Simonelli:« Il fenomeno è appena agli inizi: perché prenda consistenza dovremo aspettare almeno due o tre generazioni».

Insomma, saremo tutti bisessuali? Raggiunto dal Corriere,  Veronesi conferma la previsione: «È il prezzo che si paga — spiega — all'evoluzione naturale della specie. Ed è un prezzo positivo ». Davvero? «Sì, perché nasce dalla ricerca della parità dei sessi: negli ultimi vent'anni le donne hanno assunto ruoli sempre più attivi nella società e questo porta con sé un'attenuazione delle differenze sessuali». Avremo uomini meno virili (il processo è già in atto: dal dopoguerra in poi la «vitalità» degli spermatozoi è mediamente calata del 50%) e donne più mascoline. Parità uguale appiattimento? «Al contrario — spiega Chiara Simonelli, sessuologa, docente all'Università La Sapienza di Roma — ciò che prospetta Veronesi è una maggiore libertà, dagli stereotipi e dai pregiudizi. Il fenomeno è appena agli inizi: perché prenda consistenza dovremo aspettare almeno due o tre generazioni».

Una rivoluzione, dunque. Ma biologica o culturale? «Entrambe: i cambiamenti della mentalità e le evoluzioni genetiche sono fenomeni correlati, e si influenzano reciprocamente. Ma si tratta di processi molto lenti». Veronesi ha la vista lunga: la società bisex è ancora lontana. Ma per trovare una civiltà capace di mettere a regime l'amore per entrambi i sessi non serve guardare avanti: nella Grecia classica, radice dell'Occidente di oggi, gli uomini non facevano mistero della passione per i ragazzi. Corsi e ricorsi della storia? «La bisessualità antica — avverte Eva Cantarella, che all'argomento ha dedicato un libro edito da Rizzoli — era molto diversa da quella che intendiamo oggi. Non era la possibilità di scegliere con chi e come avere rapporti sessuali, ma un fenomeno soggetto a regole precise. Era concessa solo agli uomini: un uomo adulto poteva avere rapporti con uno più giovane ma solo mantenendo un ruolo attivo. Raggiunta la maggiore età, gli adolescenti abbandonavano il ruolo passivo». E le donne? «Mogli e madri. L'amore coniugale, che conviveva con quello per altri uomini, era cosa diversa: in greco aveva anche un altro nome, filia, di contro all'eros passionale».

Un amore finalizzato alla procreazione: «A quella dei corpi: quello per i fanciulli, scrive Platone, era più nobile perché volto alla procreazione delle anime». E qui torniamo a Veronesi e al sesso come gesto d'affetto e non mezzo per far progredire la specie. Un valore positivo che non mette tutti d'accordo: «La scissione della riproduzione dalla sessualità e dal nucleo familiare — dice Fiorenzo Facchini, antropologo dell'ateneo di Bologna — non può essere vista come un vantaggio per la specie umana. La riproduzione per l'uomo non è solo incontro tra gameti, implica rapporti tra due persone. È la naturale condizione umana a richiederlo. In un momento in cui la natura viene giustamente rimessa al centro dell'attenzione appare strana e del tutto stonata una prospettiva biotecnologica che ne usurpa le funzioni». Dunque nessun «prezzo da pagare» all'evoluzione naturale della specie? «Riguardo alla previsione di livellamento degli interessi dei due sessi e di attenuazione della sessualità nel suo significato antropologico — conclude Facchini — ritengo che l'orientamento sessuale sia definito sul piano biologico della specie e non possa essere messo da parte».  Giulia Ziino 19 agosto 2007 Corriere della Sera

 

  •  Norvegia, pari opportunità per gli uomini

In Norvegia sono gli uomini ad aver bisogno di aiuto. La ministra per l’infanzia e la pari opportunità, Marita Bekkemellen, ha deciso di occuparsi della questione costituendo un team di 32 uomini per valutare il diritto dei maschi, messi all’angolo dalle conquiste delle donne norvegesi, agguerrite e vincenti.

 

luglio 20007

  • 6 luglio:  centenario della morte di Frida Khalo

      Pies pa’ qué los quiero si tengo alas para volar”, a che mi servono i piedi se ho le ali per volare.
E’ probabilmente nel 1953, dopo l’amputazione della gamba destra, che Frida Kahlo scrisse queste parole nel suo quaderno intimo. Uno stimolo a rilanciare, ad andare oltre la sofferenza, a trovare, come donna e artista, non solo una spinta ma anche una ragione a un patimento durato tutta la vita. Ma da questa terribile mutilazione, a cui pure reagirà con la consueta forza ed ironia, Frida non troverà la forza di uscire e morirà un anno più tardi.
Magdalena Carmen Frida Kahlo Calderón, di cui quest’anno festeggiamo il centenario della nascita, è nata a Coyoacán, un sobborgo di Città del Messico, il 6 luglio 1907. Fu una donna segnata nel corpo dalle sofferenze, a partire dalla poliomielite, contratta a 6 anni, fino al grave incidente in cui rimase coinvolta, a 18 anni, che le procurò fratture alla spina dorsale, al bacino, al piede con conseguenze tragiche per tutta la vita. La leggenda che circonda la sua esistenza riferisce che sua madre, per spezzare la solitudine e l’immobilità dopo l’incidente, facesse installare uno specchio sopra il suo letto: così Frida iniziò a ritrarsi. Attraverso l’arte trovò la maniera di esorcizzare i suoi tormenti rappresentandoli, mettendo in piazza il suo dolore, studiandolo nei dettagli. I suoi quadri, bellissimi e atroci,  sono perlopiù autoritratti in differenti situazioni, con un’attenzione al dettaglio e al particolare, e una tecnica rigorosa che fanno della sua arte un unicum. Picasso in una lettera a Rivera scrisse “Né Derain, né tu, né io siamo capaci di dipingere una testa come quelle di Kahlo”. Frida rifiutò caparbiamente la definizione che le venne data di artista surrealista: "Pensavano che anche io fossi una surrealista, ma non lo sono mai stata. Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni". Frida è doppia: è lei e la sua immagine; non a caso quando si ritrae dipinge se stessa in posa in uno specchio. L’incontro con Diego Rivera, muralista già famoso, che sposerà nel 1929 e che amerà in maniera quasi ossessiva fino alle sua morte, è, dal punto di vista della costruzione della sua identità/personaggio, un fatto centrale. Sulla relazione con il pittore più famoso del Messico Frida realizzerà la sua opera d’arte più significativa: la sua vita. E’ dal momento del suo matrimonio che inizierà ad indossare il costume tipico delle donne di Tehuantepec identificandosi con una donna “del popolo” e caratterizzandosi come messicana. Il suo corpo martoriato diventa così l’identità del suo paese.
E il Messico si appresta, nel centenario della sua nascita, a festeggiarla come una regina con un Omaggio Nazionale partito il 13 giugno nel Palazzo delle Belle Arti di Città del Messico: 120 opere, manoscritti, fotografie, documenti inediti, lettere che celebreranno “l’opera d’arte” Frida Kahlo che otto giorni prima di morire firmò il suo ultimo quadro e lo intitolò VIVA LA VIDA. (da Noi Donne)

·         Sud Africa: assassinate due attiviste lesbiche

Sizakele Sigasa, coordinatrice di un network delle donne, e la sua compagna Salome sono state torturate e uccise l' otto luglio scorso. -La comunità glbt sud-africana è sotto choc e chiede al governo di fare qualcosa contro la crescente omofobia nei confronti delle donne lesbiche che vengono ancora torturate e uccise. L'ultimo episodio vede protagoniste una donna di 34 anni e la compagna di 23, assassinate domenica 8 luglio a Soweto, città a sud-est di Johannesburg. "Sizakele è stata uccisa con 6 colpi di pistola, tre alla testa e tre alla clavicola, mentre cercava di coprire gli slip con le mani - ha raccontato l'associazione di lotta all'Aids Treatment action campaign (TAC) - Il preoccupante livello di violenza contro le donne in Africa è causato da una serie complessa di fattori, dalla povertà alla disoccupazione alla cultura che promuove il machismo. Problemi che questa generazione dovrà risolvere".

  •         violenza domestica sulle donne

In Italia un omicidio in famiglia ogni 2 giorni: in 7 casi su 10 vittima una donna. Nel mondo viene uccisa una donna ogni 8 minuti. Un'indagine relativa all'anno al 2003 presentata da Josè Sanmartin, direttore del centro spagnolo per lostudio della violenza Santa Sofia. Nel 2000 gli omicidi di donne eranouno ogni dieci minuti. dallo studio è nata una vera e propria classifica. Su 40 paesi esaminati quello che vanta il poco invidiabile primato è il Guatemala, con un'incidenza di 122,80 donne
assassinate per ogni milione di donne abitanti. Al secondo postola Colombia, con 70,20 omicidi per ogni milione e alterzo El Salvador con 66,38.
Il primato in Europa tocca al Belgio all'ottavo posto nella graduatoria mondiale con un'incidenza di 29,30 donne uccise ogni milione. L'Italia è al 34esimo posto su 40, con 6,57 assassini per milione. I paesi dove più si contano assassini di donne sono latino americani (i primi dieci posti), con una media di 41,02 vittime ogni milione, contro 12,29 dell'Europa.
In Europa i delitti nei confronti delle donne all'interno della famiglia riguardano 5,84 donne su un milione; in Italia – riferisce la ricerca spagnola - si scende a 4,24. Il numero più alto si registra in Ungheria (16,15), seguita da Lussemburgo (13,16). Le donne uccise dal partner sono in Europa 5,78 per milione; il numero più elevato si riscontra nei paesi del Nord, soprattutto a causa dell'abuso di alcol durante i fine settimana.
Nel 2005 si è registrato in Italia un omicidio in famiglia ogni 2 giorni: in 7 casi su 10 la vittima è una donna. A livello mondiale, la violenza domestica è la prima causa di morte per le donne tra i 16 e i 44 anni. Uccide più il marito o il fidanzato o l'amante, a volte anche i figli, più del cancro, degli incidenti stradali e delle guerre.
 

·         Speranza per le donne dell’India?

      In India è stata eletta presidente, per la prima volta, una donna. E’ Pratibha Patil, 72 anni, governatore del Rajasthan, sostenuta dall’italiana Sonia Gandhi, la più influente autorità politica indiana, leader indiscussa del partito di maggioranza, vedova di Rajiv e  nuora di Indira Gandhi che fu nel lontano 1966, come primo ministro,  una delle prime  donne al mondo a guidare una grande democrazia. Speriamo che questa elezione sia un segnale di speranza per le donne dell’India soffocate da rigide tradizioni della maggioranza indù e quelle non meno maschiliste della minoranza musulmana. 

·         In marcia per fermare un matrimonio infantile
Una bambina di 13 del Bangladesh è stata "salvata" da un matrimonio contro il suo volere, con un 23enne, grazie a una marcia di protesta organizzata da altre bambine, studentesse.Il corteo, dopo aver girato per alcune strade della città, si è recato dalla Polizia, denunciando il matrimonio in corso che è stato bloccato.

 

giugno 20007

·         Stupra una bimba. Pena lieve!

Polemica in Gran Bretagna per la sentenza eccezionalmente lieve  ( tre anni e mezzo) inflitta da un tribunale  a un giovane di 24 anni che ha violentato una bimba di 10. Il motivo della “comprensione” del giudice , è” la bimba dimostrava 16 anni e portava biancheria intima provocante”.(Fonte: Il Resto del Carlino 27 giugno 2007)

·          Nonne contro la guerra
"Grandmothers against the war", "Granny peace brigade" sono due gruppi di pacifiche ma agguerrite nonnine che protestano contro il governo statunitense per il conflitto in Iraq. Organizzano manifestazioni e campagne informative: la loro ultima iniziativa consiste nel prestare ai cittadini il cellulare per telefonare a deputati e senatori, chiedendo loro il ritiro immediato delle truppe dall'Iraq. Inizialmente c'e' un po' di timidezza da parte della gente, che però poi si lascia andare, acquista coraggio e alza la voce con i propri rappresentanti politici. In settimana e' prevista anche una jam session di uncinetto acrobatico.(Fonte: Internazionale)

·         Al bando il matrimonio di bambine minorenni
Il parlamento della Sierra Leone ha approvato una legge che vieta il matrimonio di bambine minorenni.
Nessuno sviluppo invece per quanto riguarda la lotta alle mutilazioni genitali femminili, molto diffuse nel Paese (si parla del 90% delle donne). Rimane in vigore uno "stretto controllo" della pratica, ma il parlamento ha ritirato la clausola che la definiva "illegale", e quindi perseguibile penalmente.
(Fonte: misna.org)

·        Per la prima volta nella storia della Nigeria, una donna è stata eletta Presidente della Camera.

·         Parità dei sessi anche nelle monete
L'idea arriva dalla Spagna, dove il Parlamento sta per approvare l'inserimento di effigi femminili nelle monete. La prima a fare la sua comparsa su una delle due facce dell'Euro sarà Clara Campoamor, ex-deputata, leader del movimento per il voto alle donne in Spagna. L'obiettivo finale sarà di avere sulle monete tante donne quanti uomini. (Fonte: Ansa)

·          In Brasile è partita una campagna di solidarietà per Ana Paula de Oliveira, 29 anni, guardalinee nel campionato brasiliano di calcio, esclusa dopo aver posato senza veli per l'edizione di luglio della rivista ludico-ricreativa Playboy. E' uno scandalo, intollerabile, una violazione della libertà, un attentato alla salute di Hugh Hefner e dei tifosi.
(Fonte: Repubblica. it)

 

febbraio 20007

CINA: ancora arrestata l'ottantenne medico anti-Aids

È nuovamente agli arresti domiciliari Gao Yaojie, la scomoda dottoressa diventata un caso in Cina per la sua battaglia in difesa dei malati di Aids. La dottoressa Gao, 80 anni, aveva ricevuto per il 14 marzo un invito a Washington, dove dovrebbe ricevere un premio per i diritti civili, ma da diversi giorni il suo telefono squilla a vuoto e nemmeno i suoi familiari possono farle visita.

Alla fine degli anni Novanta la dottoressa Gao aveva fatto nella sua regione dello Henan una pubblica raccolta di fondi per gli orfani di migliaia di persone ammalatesi di Aids a causa di uno scandalo a base di sangue e siringhe riciclate. Già nel 2001 e nel 2003 le era stato impedito di andare all'estero per ritirare premi per il suo impegno civile: sarebbe stata una scomoda testimone di scandali che a Pechino si era deciso di nascondere. Ora la brutta storia si ripete.da Il Giornale, 6 febbraio 2007

 

 

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