-
Viva la mamma?!
Sarà pure affezionata
a quella gonna un po’ lunga ma da quanto emerge dal nono
rapporto di Save the Children sullo "Stato delle madri nel
mondo" le donne italiane partecipano alla vita politica
nazionale come quelle di Bolivia, Gabon e Nepal, utilizzano
la contraccezione quanto le donne del Botswana, e il loro
reddito, dal raffronto con quello maschile, risulta
equivalente a quello nel Benin.
L’Italia e’ al diciannovesimo posto tra i Paesi in cui le
madri stanno meglio, dietro a Slovacchia, Grecia ed Estonia
e appena prima di Portogallo, Lituana e Lettonia.
Una 'campesina' afro-colombiana, è stata
eletta donna dell'anno 2007 dal 'Cafam', un'organizzazione colombiana senza
scopo di lucro che raccoglie contributi delle imprese affiliate per
reinvestirli in programmi per migliorare la qualità della vita dei meno
fortunati.
Yannet Mosquera, 37 anni, soprannominata la Principessa africana, costretta
sette anni fa a lasciare il suo villaggio per fuggire alla violenza dei
paramilitari, è stata premiata per il suo impegno con i senzatetto di
Popayán, capitale del dipartimento sud-occidentale del Cauca. Yannet ha
fatto costruire case popolari, una mensa che prepara fino a 150 pasti al
giorno per anziani e bambini, ha creato orti biologici e ha finanziato
l'istruzione scolastica per i più poveri.
Premiate anche Susan Juliet García, 18 anni, per i suoi programmi di
assistenza alimentare a circa 1.200 famiglie a Piedecuesta, e Rosalba
Arias, 48 anni, da oltre 10 impegnata ad aiutare gli indigeni
Embera-Catió a superare le conseguenze del conflitto armato.
- I 3/4
dei 960 milioni di analfabeti sono donne.
- A parità di lavoro svolto una donna
guadagna mediamente il 40% in meno di un uomo.
- Ogni anno muoiono 500mila donne per complicanze legate alle maternità, si
potrebbe ridurre del 90% la mortalità per aborti non sicuri e del 20% quella
per parto, distribuendo capillarmente sistemi contraccettivi. Invece, negli
ultimi anni, le donazioni per programmi di pianificazione familiare sono
stati ridotti del 36%.
settembre 2007
Per la
prima volta in oltre 500 anni, uno dei 35 "Beefeater" (guardiani) della
Torre di Londra è una donna: la scozzese Moira Cameron, 42 anni,
con un servizio di 22 anni nelle forze armate inglesi, requisito per
essere ammessi al concorso di selezione. Farà la guardiana dei gioielli
della Corona, assisterà i turisti e si prenderà cura dei celebri corvi della
Torre. Ha detto: La Torre è un posto magico. Questo lavoro è
meraviglioso e sono molto , molto fortunata ad averlo avuto.
agosto 2007
-
Sessuologia -
«L'umanità sarà bisessuale»
L'oncologo
Veronesi: «Si farà l'amore per affetto e non per
riprodursi. È il prezzo positivo pagato
dall'evoluzione naturale della specie».
La
sessuologa Chiara
Simonelli:«
Il fenomeno è appena agli inizi: perché prenda
consistenza dovremo aspettare almeno due o tre
generazioni».
Insomma, saremo tutti bisessuali? Raggiunto
dal
Corriere, Veronesi conferma la
previsione: «È il prezzo che si paga — spiega —
all'evoluzione naturale della specie. Ed è un prezzo
positivo ». Davvero? «Sì, perché nasce dalla ricerca
della parità dei sessi: negli ultimi vent'anni le
donne hanno assunto ruoli sempre più attivi nella
società e questo porta con sé un'attenuazione delle
differenze sessuali». Avremo uomini meno virili (il
processo è già in atto: dal dopoguerra in poi la
«vitalità» degli spermatozoi è mediamente calata del
50%) e donne più mascoline. Parità uguale
appiattimento? «Al contrario — spiega Chiara
Simonelli, sessuologa, docente all'Università La
Sapienza di Roma — ciò che prospetta Veronesi è una
maggiore libertà, dagli stereotipi e dai pregiudizi.
Il fenomeno è appena agli inizi: perché prenda
consistenza dovremo aspettare almeno due o tre
generazioni».
Una rivoluzione, dunque. Ma biologica o culturale?
«Entrambe: i cambiamenti della mentalità e le
evoluzioni genetiche sono fenomeni correlati, e si
influenzano reciprocamente. Ma si tratta di processi
molto lenti». Veronesi ha la vista lunga: la società
bisex è ancora lontana. Ma per trovare una civiltà
capace di mettere a regime l'amore per entrambi i
sessi non serve guardare avanti: nella Grecia
classica, radice dell'Occidente di oggi, gli uomini
non facevano mistero della passione per i ragazzi.
Corsi e ricorsi della storia? «La bisessualità
antica — avverte Eva Cantarella, che
all'argomento ha dedicato un libro edito da Rizzoli
— era molto diversa da quella che intendiamo oggi.
Non era la possibilità di scegliere con chi e come
avere rapporti sessuali, ma un fenomeno soggetto a
regole precise. Era concessa solo agli uomini: un
uomo adulto poteva avere rapporti con uno più
giovane ma solo mantenendo un ruolo attivo.
Raggiunta la maggiore età, gli adolescenti
abbandonavano il ruolo passivo». E le donne? «Mogli
e madri. L'amore coniugale, che conviveva con quello
per altri uomini, era cosa diversa: in greco aveva
anche un altro nome, filia, di contro all'eros
passionale».
Un amore finalizzato alla
procreazione: «A quella dei
corpi: quello per i fanciulli,
scrive Platone, era più nobile
perché volto alla procreazione delle
anime». E qui torniamo a Veronesi e
al sesso come gesto d'affetto e non
mezzo per far progredire la specie.
Un valore positivo che non mette
tutti d'accordo: «La scissione della
riproduzione dalla sessualità e dal
nucleo familiare — dice Fiorenzo
Facchini, antropologo dell'ateneo di
Bologna — non può essere vista come
un vantaggio per la specie umana. La
riproduzione per l'uomo non è solo
incontro tra gameti, implica
rapporti tra due persone. È la
naturale condizione umana a
richiederlo. In un momento in cui la
natura viene giustamente rimessa al
centro dell'attenzione appare strana
e del tutto stonata una prospettiva
biotecnologica che ne usurpa le
funzioni». Dunque nessun «prezzo da
pagare» all'evoluzione naturale
della specie? «Riguardo alla
previsione di livellamento degli
interessi dei due sessi e di
attenuazione della sessualità nel
suo significato antropologico —
conclude Facchini — ritengo che
l'orientamento sessuale sia definito
sul piano biologico della specie e
non possa essere messo da parte».
Giulia Ziino 19 agosto 2007 Corriere
della Sera
In Norvegia sono gli uomini ad aver bisogno di aiuto.
La ministra per l’infanzia e la pari opportunità, Marita Bekkemellen, ha
deciso di occuparsi della questione costituendo un team di 32 uomini per
valutare il diritto dei maschi, messi all’angolo dalle conquiste delle donne
norvegesi, agguerrite e vincenti.
luglio
20007
Pies pa’ qué los quiero si tengo alas para volar”, a che mi
servono i piedi se ho le ali per volare.
E’ probabilmente nel 1953, dopo l’amputazione
della gamba destra, che Frida Kahlo scrisse queste parole nel suo quaderno
intimo. Uno stimolo a rilanciare, ad andare oltre la sofferenza, a trovare,
come donna e artista, non solo una spinta ma anche una ragione a un
patimento durato tutta la vita. Ma da questa terribile mutilazione, a cui
pure reagirà con la consueta forza ed ironia, Frida non troverà la forza di
uscire e morirà un anno più tardi.
Magdalena Carmen Frida Kahlo Calderón, di cui quest’anno festeggiamo il
centenario della nascita, è nata a Coyoacán, un sobborgo di Città del
Messico, il 6 luglio 1907. Fu una donna segnata nel corpo dalle sofferenze,
a partire dalla poliomielite, contratta a 6 anni, fino al grave incidente in
cui rimase coinvolta, a 18 anni, che le procurò fratture alla spina dorsale,
al bacino, al piede con conseguenze tragiche per tutta la vita. La leggenda
che circonda la sua esistenza riferisce che sua madre, per spezzare la
solitudine e l’immobilità dopo l’incidente, facesse installare uno specchio
sopra il suo letto: così Frida iniziò a ritrarsi. Attraverso l’arte trovò la
maniera di esorcizzare i suoi tormenti rappresentandoli, mettendo in piazza
il suo dolore, studiandolo nei dettagli. I suoi quadri, bellissimi e atroci,
sono perlopiù autoritratti in differenti situazioni, con un’attenzione al
dettaglio e al particolare, e una tecnica rigorosa che fanno della sua arte
un unicum. Picasso in una lettera a Rivera scrisse “Né Derain, né tu, né io
siamo capaci di dipingere una testa come quelle di Kahlo”. Frida rifiutò
caparbiamente la definizione che le venne data di artista surrealista:
"Pensavano che anche io fossi una surrealista, ma non lo sono mai stata. Ho
sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni". Frida è doppia: è lei e la
sua immagine; non a caso quando si ritrae dipinge se stessa in posa in uno
specchio. L’incontro con Diego Rivera, muralista già famoso, che sposerà nel
1929 e che amerà in maniera quasi ossessiva fino alle sua morte, è, dal
punto di vista della costruzione della sua identità/personaggio, un fatto
centrale. Sulla relazione con il pittore più famoso del Messico Frida
realizzerà la sua opera d’arte più significativa: la sua vita. E’ dal
momento del suo matrimonio che inizierà ad indossare il costume tipico delle
donne di Tehuantepec identificandosi con una donna “del popolo” e
caratterizzandosi come messicana. Il suo corpo martoriato diventa così
l’identità del suo paese.
E il Messico si appresta, nel centenario della sua nascita, a festeggiarla
come una regina con un Omaggio Nazionale partito il 13 giugno nel Palazzo
delle Belle Arti di Città del Messico: 120 opere, manoscritti, fotografie,
documenti inediti, lettere che celebreranno “l’opera d’arte” Frida Kahlo che
otto giorni prima di morire firmò il suo ultimo quadro e lo intitolò VIVA LA
VIDA. (da Noi Donne)
·
Sud
Africa: assassinate due attiviste lesbiche
Sizakele Sigasa, coordinatrice di un network delle donne, e la sua compagna
Salome sono state torturate e uccise l' otto luglio scorso. -La comunità
glbt sud-africana è sotto choc e chiede al governo di fare qualcosa contro
la
crescente omofobia nei confronti delle donne lesbiche che vengono ancora
torturate e uccise. L'ultimo episodio vede protagoniste una donna di 34 anni
e la compagna di 23, assassinate domenica 8 luglio a Soweto, città a sud-est
di Johannesburg. "Sizakele è stata uccisa con 6 colpi di pistola, tre alla testa e tre alla
clavicola, mentre cercava di coprire gli slip con le mani - ha raccontato
l'associazione di lotta all'Aids Treatment action campaign (TAC) - Il
preoccupante livello di violenza contro le donne in Africa è causato da una
serie complessa di fattori, dalla povertà alla disoccupazione alla cultura
che promuove il machismo. Problemi che questa generazione dovrà risolvere".
-
violenza
domestica sulle donne
In Italia un omicidio in famiglia ogni 2 giorni: in 7 casi su
10 vittima una donna. Nel mondo viene uccisa una donna ogni 8 minuti.
Un'indagine relativa all'anno al 2003 presentata da Josè Sanmartin,
direttore del centro spagnolo per lostudio della violenza Santa Sofia. Nel
2000 gli omicidi di donne eranouno ogni dieci minuti. dallo studio è nata
una vera e propria classifica. Su 40 paesi esaminati quello che vanta il
poco invidiabile primato è il Guatemala, con un'incidenza di 122,80 donne
assassinate per ogni milione di donne abitanti. Al secondo postola Colombia,
con 70,20 omicidi per ogni milione e alterzo El Salvador con 66,38.
Il primato in Europa tocca al Belgio all'ottavo posto nella graduatoria
mondiale con un'incidenza di 29,30 donne uccise ogni milione. L'Italia è al
34esimo posto su 40, con 6,57 assassini per milione. I paesi dove più si
contano assassini di donne sono latino americani (i primi dieci posti), con
una media di 41,02 vittime ogni milione, contro 12,29 dell'Europa.
In Europa i delitti nei confronti delle donne all'interno della famiglia
riguardano 5,84 donne su un milione; in Italia – riferisce la ricerca
spagnola - si scende a 4,24. Il numero più alto si registra in Ungheria
(16,15), seguita da Lussemburgo (13,16). Le donne uccise dal partner sono in
Europa 5,78 per milione; il numero più elevato si riscontra nei paesi del
Nord, soprattutto a causa dell'abuso di alcol durante i fine settimana.
Nel 2005 si è registrato in Italia un omicidio in famiglia ogni 2 giorni: in
7 casi su 10 la vittima è una donna. A livello mondiale, la violenza
domestica è la prima causa di morte per le donne tra i 16 e i 44 anni.
Uccide più il marito o il fidanzato o l'amante, a volte anche i figli, più
del cancro, degli incidenti stradali e delle guerre.
·
Speranza per le donne dell’India?
In
India è stata eletta presidente, per la prima volta, una donna. E’
Pratibha Patil,
72 anni, governatore del Rajasthan, sostenuta dall’italiana
Sonia Gandhi,
la più influente autorità politica indiana, leader indiscussa del partito di
maggioranza, vedova di Rajiv e nuora di Indira Gandhi che fu nel lontano
1966, come primo ministro, una delle prime donne al mondo a guidare una
grande democrazia. Speriamo che questa elezione sia un segnale di speranza
per le donne dell’India soffocate da rigide tradizioni della maggioranza
indù e quelle non meno maschiliste della minoranza musulmana.
·
In
marcia per fermare un matrimonio infantile
Una bambina di 13 del Bangladesh è stata "salvata" da un matrimonio contro
il suo volere, con un 23enne, grazie a una marcia di protesta organizzata da
altre bambine, studentesse.Il corteo, dopo aver girato per alcune strade della città, si è recato dalla
Polizia, denunciando il matrimonio in corso che è stato bloccato.
giugno 20007
·
Stupra una bimba. Pena lieve!
Polemica in Gran Bretagna per la sentenza eccezionalmente lieve ( tre anni
e mezzo) inflitta da un tribunale a un giovane di 24 anni che ha violentato
una bimba di 10. Il motivo della “comprensione” del giudice , è” la bimba
dimostrava 16 anni e portava biancheria intima provocante”.(Fonte:
Il Resto del Carlino 27 giugno 2007)
·
Nonne contro la guerra
"Grandmothers
against the war", "Granny peace brigade" sono due gruppi di pacifiche ma
agguerrite nonnine che protestano contro il governo statunitense per il
conflitto in Iraq. Organizzano manifestazioni e campagne informative: la
loro ultima iniziativa consiste nel prestare ai cittadini il cellulare per
telefonare a deputati e senatori, chiedendo loro il ritiro immediato delle
truppe dall'Iraq. Inizialmente c'e' un po' di timidezza da parte della
gente, che però poi si lascia andare, acquista coraggio e alza la voce con i
propri rappresentanti politici. In settimana e' prevista anche una jam
session di uncinetto acrobatico.(Fonte:
Internazionale)
·
Al bando
il matrimonio di bambine minorenni
Il
parlamento della Sierra Leone ha approvato una legge che vieta il matrimonio
di bambine minorenni.
Nessuno sviluppo invece per quanto riguarda la lotta alle mutilazioni
genitali femminili, molto diffuse nel Paese (si parla del 90% delle donne).
Rimane in vigore uno "stretto controllo" della pratica, ma il parlamento ha
ritirato la clausola che la definiva "illegale", e quindi perseguibile
penalmente.
(Fonte:
misna.org)
·
Per la
prima volta nella storia della Nigeria,
una donna è stata eletta Presidente della Camera.
·
Parità dei sessi anche nelle monete
L'idea arriva
dalla Spagna, dove il Parlamento sta per approvare l'inserimento di effigi
femminili nelle monete. La prima a fare la sua comparsa su una delle due
facce dell'Euro sarà Clara Campoamor, ex-deputata, leader del movimento per
il voto alle donne in Spagna. L'obiettivo finale sarà di avere sulle monete
tante donne quanti uomini.
(Fonte: Ansa)
·
In Brasile è partita una campagna di solidarietà per Ana
Paula de Oliveira, 29 anni, guardalinee nel campionato brasiliano di calcio, esclusa dopo
aver posato senza veli per l'edizione di luglio della rivista
ludico-ricreativa Playboy. E' uno scandalo, intollerabile, una violazione
della libertà, un attentato alla salute di Hugh Hefner e dei tifosi.
(Fonte: Repubblica.
it)
febbraio 20007
CINA: ancora
arrestata l'ottantenne medico anti-Aids
È
nuovamente agli arresti domiciliari Gao Yaojie, la
scomoda dottoressa diventata un caso in Cina per la sua
battaglia in difesa dei malati di Aids. La dottoressa Gao,
80 anni, aveva ricevuto per il 14 marzo un invito a
Washington, dove dovrebbe ricevere un premio per i diritti
civili, ma da diversi giorni il suo telefono squilla a vuoto
e nemmeno i suoi familiari possono farle visita.
Alla
fine degli anni Novanta la dottoressa Gao aveva fatto nella
sua regione dello Henan una pubblica raccolta di fondi per
gli orfani di migliaia di persone ammalatesi di Aids a causa
di uno scandalo a base di sangue e siringhe riciclate. Già
nel 2001 e nel 2003 le era stato impedito di andare
all'estero per ritirare premi per il suo impegno civile:
sarebbe stata una scomoda testimone di scandali che a
Pechino si era deciso di nascondere. Ora la brutta storia si
ripete. • da Il Giornale, 6
febbraio 2007
Scrivi a
Castrocaro Terme e Terra del Sole
(Forlì)